Spesso, soprattutto in ambito condominiale, è possibile imbattersi in unità appartenenti ad una determinata particella, censite catastalmente con la dicitura "bene comune non censibile".
La definizione di bene comune non censibile (BCNC) è data dalla circolare del Ministero delle Finanze n°2, del 20 gennaio 1984, che indica tali beni come "porzione di fabbricato che non possiedono autonoma capacità reddituale,ed è comune almeno a due unità immobiliari urbane". Trattasi quindi di beni incapaci di produrre reddito, privi di rendita catastale e comuni a due o più unità immobiliari.
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Bene comune non censibile - Definizione
Quali sono i beni comuni non censibili?
La differenza principale tra un bene comune non censibile ed un bene comune censibile sta nel fatto che quest'ultimo ha capacità di produrre reddito.
Essendo quindi un bene con autonoma capacità reddituale, il bene comune censibile può essere fruibile come unità immobiliare, come per esempio l'alloggio del portiere all'interno di un fabbricato condominiale.
A differenza del bene comune non censibile, il bene censibile viene inoltre dichiarato in catasto con la propria planimetria catastale e relativo elaborato planimetrico.
Solitamente il bene comune non censibile si manifesta in ambito condominiale, ovvero in fabbricati costituiti da diverse unità immobiliari, come aree comuni ai condomini.
Generalmente si tratta di :
Corpi e vani scala;
androni di ingresso;
vano ascensore;
locale centralina elettrica
locale centrale termica
locale vasche
Sono quindi beni che appartengono a tutti i condomini, anche se nessuno di tali beni può essere censito.
Bene comune non censibile e censibile - Quali sono le differenze?